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Le tre piume
Grimm Märchen

Le tre piume - Fiaba dei Fratelli Grimm

Tempo di lettura per bambini: 7 min

C’era una volta un re che aveva tre figli: due erano intelligenti e avveduti, mentre il terzo parlava poco, era semplice, e lo chiamavano il Grullo. Quando il re diventò vecchio e pensò alla sua fine, non sapeva quale dei figli dovesse ereditare il regno dopo la sua morte. Allora disse loro: „Andate, colui che mi porterà il tappeto più sottile diventerà re dopo la mia morte.“ E perché‚ non litigassero fra di loro, li condusse davanti al castello, soffiando fece volare in aria tre piume e disse: „Dovete seguire il loro volo.“ Una piuma volò verso oriente, l’altra verso occidente, mentre la terza se ne volò diritto e non arrivò molto lontano, ma cadde a terra ben presto. Così un fratello andò a destra, l’altro se ne andò a sinistra; il Grullo invece fu deriso perché‚ dovette fermarsi là dov’era caduta la terza piuma.

Il Grullo si mise a sedere tutto triste. D’un tratto scorse una botola accanto alla piuma. L’aprì e discese una scala venendosi a trovare davanti a un’altra porta; bussò e sentì gridare dall’interno:

„Oh, Donzelletta verde e piccina
Dalla zampa secca,
Sparuta cagnolina,
Ehi proprio tu, stammi a sentire,
Chi c’è là fuori mi devi dire!“

La porta si aprì ed egli vide un rospo grande e grosso, con tanti piccoli rospetti attorno. Il rospo grande gli domandò che cosa egli desiderasse. Rispose: „Un tappeto che sia il più bello e il più sottile di tutti.“ Allora il rospo chiamò uno dei suoi rospetti e disse:

„Oh, Donzellettaverde e piccina
Dalla zampa secca,
Sparuta cagnolina,
Ehi proprio tu, stammi ad ascoltare,
Proprio la scatola mi devi portare!“

La bestiola andò a prendere la scatola e il rospo grande l’aprì e diede al Grullo un tappeto, bello e sottile come nessun altro sulla terra. Il Grullo ringraziò e se ne tornò a casa.

Gli altri due fratelli credevano che il minore fosse tanto sciocco che non sarebbe stato in grado di trovare nulla. „Perché‚ darsi la pena di cercare tanto!“ dissero; tolsero alla prima pecoraia che incontrarono le rozze vesti e le portarono al re. In quella arrivò anche il Grullo con il suo bel tappeto, e quando il re lo vide si meravigliò e disse: „Il regno spetta al più giovane.“ Ma gli altri due non gli diedero pace, dicendo che era impossibile che il Grullo diventasse re; e lo pregarono di porre un’altra condizione. Allora il padre disse: „Erediterà il regno colui che mi porterà l’anello più bello.“ Condusse fuori i tre fratelli e soffiò in aria le piume che essi dovevano seguire. I due maggiori se ne andarono di nuovo verso oriente e verso occidente, mentre la piuma del Grullo volò dritta e cadde accanto alla botola. Egli scese di nuovo dal grosso rospo e gli disse che aveva bisogno dell’anello più bello del mondo. Il rospo si fece portare la scatola e gli diede un anello bellissimo, quale nessun orefice sulla terra avrebbe mai saputo fare. I due fratelli maggiori si fecero beffe del Grullo che andava in cerca di un anello d’oro, e non si diedero molta pena: schiodarono un anello da un vecchio timone e lo portarono al re. Ma quando questi vide lo splendido anello che aveva portato il Grullo, disse: „Il regno spetta a lui.“ Ma i due maggiori tormentarono tanto il re finché egli pose una terza condizione e stabilì che avrebbe ottenuto il regno chi avesse portato a casa la donna più bella. Tornò a soffiare in aria le tre piume, che volarono come le altre volte.

Allora il Grullo si recò per la terza volta dal rospo e disse: „Devo portare a casa la donna più bella.“ – „Accidenti!“ rispose l’animale, „la donna più bella! Sarai tu ad averla.“ Gli diede una zucca cui erano attaccati sei topolini. „Che me ne faccio,“ pensò il Grullo tutto triste. Ma il rospo disse: „Adesso mettici dentro uno dei miei rospetti.“ Egli ne prese uno a caso e lo mise nella zucca; ma non appena l’ebbe sfiorato, il rospo si tramutò in una bellissima fanciulla, la zucca divenne una carrozza e i sei topolini, sei cavalli. Salirono in carrozza, e il giovane baciò la fanciulla e la portò al re. Giunsero anche i fratelli, che avevano sottovalutato a tal punto il fratello da condurre con s‚ le prime contadine che avevano incontrato. Allora il re disse: „Dopo la mia morte il regno toccherà al minore.“ Ma i due maggiori ricominciarono di nuovo a protestare dicendo di non poter ammettere che il Grullo diventasse re, e pretesero che avesse la preferenza quello la cui moglie era in grado di saltare attraverso un cerchio appeso in mezzo alla sala. Essi infatti pensavano: „Le contadine sono forti e ci riusciranno, la delicata fanciulla invece si ammazzerà saltando.“ Il re accordò anche questa prova. Le due contadine saltarono e riuscirono sì ad attraversare il cerchio, ma erano così sgraziate che caddero a terra spezzandosi braccia e gambe. Poi saltò la bella fanciulla che il Grullo aveva portato con s‘; saltò attraverso l’anello con agilità estrema e conquistò il regno. Alla morte del re, il Grullo ereditò così la corona e regnò a lungo con grande saggezza.

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Contesto

Interpretazioni

Linguistica

„Le tre piume“ è una fiaba dei fratelli Grimm che racconta la storia di un re con tre figli, due dei quali sono intelligenti e avveduti, mentre il terzo, soprannominato il Grullo, è considerato semplice e di poche parole. Quando il re invecchia e deve decidere a chi lasciare il suo regno, propone ai figli delle prove per determinare chi sarà il suo successore.

La prima prova è trovare il tappeto più sottile. I tre fratelli seguono il volo di tre piume che il re soffia in aria, e le piume indicano loro le direzioni da prendere. I due fratelli maggiori partono verso oriente e occidente, mentre il Grullo, la cui piuma cade vicino a una botola, scopre un sotterraneo abitato da un grande rospo e i suoi piccoli rospetti. Grazie a questo incontro, il Grullo ottiene un tappeto magnifico e vince la prima prova.

La seconda prova richiede di portare l’anello più bello. Ancora una volta, il Grullo torna dal rospo e ottiene un anello splendidissimo, mentre i fratelli maggiori si accontentano di un anello banale. Il Grullo vince anche questa sfida.

Infine, la terza prova consiste nel portare la donna più bella. Il Grullo si rivolge nuovamente al rospo, che trasforma una zucca e sei topolini in una carrozza e cavalli, mentre un rospetto si trasforma in una bellissima fanciulla. I fratelli maggiori, credendo di poter battere il Grullo con delle contadine, falliscono nuovamente quando la fanciulla del Grullo si dimostra superiore in una sfida di agilità.

Alla fine delle prove, il Grullo si dimostra degno di ereditare il regno grazie all’aiuto del rospo e alla sua capacità di riconoscere e valorizzare l’insolito e il magico. Quando il re muore, il Grullo diventa il nuovo re e regna con saggezza. La fiaba insegna che l’apparente semplicità e umiltà possono nascondere grande valore e capacità, ribaltando le aspettative iniziali.

„Le tre piume“ è una delle fiabe raccolte dai fratelli Grimm che esplora temi come l’intelligenza nascosta, la fortuna, e il valore della semplicità.
Il Potere della Semplicità e dell’Umiltà: Il Grullo, il figlio minore, è apparentemente semplice e poco dotato rispetto ai suoi fratelli. Tuttavia, il suo atteggiamento umile gli permette di scoprire un mondo nascosto sotto la botola. Questo riflette l’idea che la semplicità può nascondere una profondità e una saggezza che non sono immediatamente visibili agli occhi altrui.

Il Superamento degli Stereotipi: La fiaba sfida gli stereotipi legati all’apparenza e alla percezione dell’intelligenza. Anche se il Grullo è inizialmente sottovalutato e deriso, dimostra di essere il più abile nel compiere le prove stabilite dal re, grazie all’aiuto inaspettato del rospo. Questo suggerisce che le capacità e i talenti veri di una persona possono emergere in modi non convenzionali.

Il Motivo del Viaggio e della Prova: Le prove a cui il Grullo e i suoi fratelli sono sottoposti rispecchiano il viaggio dell’eroe, un tema ricorrente nelle fiabe. Ogni prova rappresenta un ostacolo da superare attraverso l’astuzia e l’ingegno, portando alla crescita personale del protagonista.

La Fortuna e il Destino: L’elemento delle piume volanti sottolinea il ruolo del destino e della fortuna nel determinare il futuro dei personaggi. Mentre i fratelli maggiori seguono direzioni opposte affidandosi al caso, il Grullo accetta il destino che gli è assegnato e lo trasforma in un’opportunità.

Simbolismo Animistico: Il rospo, spesso simbolo di magia e trasformazione nelle fiabe, funge da aiuto magico per il Grullo. La trasformazione dei rospi e della zucca riflette il potere della magia nel mondo delle fiabe, dove le apparenze possono essere ingannevoli e la vera bellezza e saggezza sono spesso nascoste sotto forme umili.

In definitiva, „Le tre piume“ è una celebrazione dell’idea che il vero valore di una persona si manifesta attraverso le azioni e l’ingegno, piuttosto che attraverso l’apparenza esteriore o la posizione sociale. La storia mette in luce come la bontà d’animo e la semplicità possono condurre al successo e alla realizzazione personale.

L’analisi linguistica della fiaba „Le tre piume“ dei fratelli Grimm rivela diversi aspetti interessanti sul piano stilistico, tematico e narrativo.

Linguaggio e Stile: La fiaba è raccontata con un linguaggio semplice e diretto, caratteristico delle narrazioni fiabesche, che mira a essere accessibile a lettori di tutte le età. Il lessico è essenziale, e l’uso del discorso diretto è frequente, rispecchiando la tradizione orale delle fiabe. La ripetizione di frasi e situazioni (ad esempio, le prove che il Grullo deve affrontare) è una tecnica tipica per creare ritmo e aspettativa.

Personaggi e Archetipi: I personaggi incarnano archetipi classici delle fiabe. Il re è il sovrano saggio che deve designare un successore; i tre fratelli rappresentano diverse qualità: intelligenza, astuzia e semplicità. Il Grullo, il più giovane e apparentemente meno dotato, è l’eroe inaspettato che dimostra di possedere qualità straordinarie. Questo ribaltamento delle aspettative è comune nelle fiabe, dove spesso il più umile o disprezzato trionfa.

Temi: La fiaba esplora temi di giustizia, merito e trasformazione. Le prove servono a dimostrare che il valore autentico non risiede nelle apparenze o nelle prime impressioni. Inoltre, la trasformazione (come quella del rospo in una fanciulla) simboleggia il cambiamento e la rivelazione di qualità nascoste.

Simbolismo: Gli elementi magici e simbolici sono centrali. Le tre piume rappresentano il destino o il percorso che ogni fratello deve seguire. Il rospo e la botola sono simboli di mistero e di accesso a mondi nascosti, spesso legati a prove o doni magici. La botola che si apre su un altro mondo metaforicamente rappresenta la discesa nel subconscio o in un universo dove l’eroe può trovare risorse interne per superare le sue sfide.

Struttura e Narrazione: La struttura è ciclica, con le tre prove che riproducono uno schema ripetitivo e progressivo. Il climax viene raggiunto con l’ultima prova, dove la saggezza del Grullo e la bellezza del suo premio vengono finalmente riconosciute.
L’epilogo sottolinea il messaggio morale: il Grullo, considerato inferiore, si dimostra il degno erede del re, regnando con saggezza e giustizia.

In sintesi, „Le tre piume“ utilizza elementi tipici delle fiabe per veicolare messaggi morali e per intrattenere attraverso una narrazione ricca di simbolismo e magia.


Informazioni per analisi scientifiche

Indicatore
Valore
NumeroKHM 63
Aarne-Thompson-Uther IndiceATU Typ 402
TraduzioniDE, EN, DA, ES, FR, PT, IT, JA, NL, PL, RU, TR, VI, ZH
Indice di leggibilità di Björnsson40.8
Flesch-Reading-Ease Indice24.4
Flesch–Kincaid Grade-Level12
Gunning Fog Indice16.8
Coleman–Liau Indice10.9
SMOG Indice12
Indice di leggibilità automatizzato9.3
Numero di caratteri4.945
Numero di lettere3.913
Numero di frasi46
Conteggio parole863
Parole medie per frase18,76
Parole con più di 6 lettere190
Percentuale di parole lunghe22%
Sillabe totali1.667
Sillabe medie per parola1,93
Parole con tre sillabe208
Parole di percentuale con tre sillabe24.1%
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