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Nei tempi in cui Dio camminava ancora su questa terra suolo era molto più fertile di oggi: allora le spighe davano non cinquanta o sessanta chicchi, ma quattrocento o cinquecento, perché tutto lo stelo era una spiga e i chicchi crescevano dalla sua sommità fino al suolo. Ma così sono gli uomini: nell’abbondanza dimenticano che questa benedizione viene loro da Dio e diventano indifferenti e privi di coscienza. Un giorno una donna passava davanti a un campo di grano quando suo figlio, che era con lei, cadde in una pozzanghera e si sporcò il vestito. Allora la madre colse una manciata di spighe e le usò per pulirlo. Nostro Signore, che anche passava di lì, vedendo questo si adirò e disse: „D’ora in poi lo stelo del grano sarà senza spiga, poiché gli uomini non meritano i doni del cielo.“ Le persone che si trovavano lì intorno, al sentire queste parole caddero in ginocchio e lo supplicarono che lasciasse un po‘ di chicchi sullo stelo perché, se anche gli uomini non li meritavano, almeno i polli, che erano innocenti, non sarebbero morti di fame. Il Signore, prevedendo la miseria cui li avrebbe condannati, si impietosì e accolse la loro supplica: così la spiga crebbe solo sulla parte superiore dello stelo, come la vediamo oggi.

Contesto
Interpretazioni
„La spiga“ è una fiaba dei Fratelli Grimm che racconta un tempo in cui la terra era estremamente fertile e le spighe di grano producevano centinaia di chicchi. Tuttavia, la leggenda narra che gli uomini, dimenticando la generosità divina, diventarono indifferenti e sprezzanti. La storia evidenzia un episodio in cui una donna, usando le spighe per un semplice lavoretto domestico, provocò l’ira di Dio. Dio, vedendo l’atteggiamento irrispettoso verso i doni ricevuti, decise di punire l’umanità: da quel momento, le spighe avrebbero prodotto meno chicchi. Tuttavia, la compassione di Dio si manifestò quando le persone pregarono affinché i polli innocenti potessero continuare a sopravvivere. Accogliendo la supplica, Dio decise di far crescere le spighe solo sulla parte superiore dello stelo, come le conosciamo oggi. La fiaba, quindi, offre una morale sull’ingratitudine umana e la misericordia divina, ricordando come sia importante non dare per scontati i doni ricevuti.
„La spiga“ è una fiaba dei Fratelli Grimm che si inserisce in una tradizione narrativa in cui elementi sacri e morali si intrecciano per offrire una lezione al lettore. In questa storia, i concetti di abbondanza e gratitudine sono al centro della narrazione.
In origine, il grano era estremamente generoso, simboleggiando un’epoca in cui l’umanità godeva dei frutti della terra in modo incomparabile. Tuttavia, questa abbondanza viene data per scontata dagli esseri umani, che dimenticano di attribuire il merito a Dio. L’atto di usare le spighe per un fine così frivolo come pulire un vestito rappresenta non solo una mancanza di rispetto per i doni divini, ma anche la superficialità con cui gli uomini trattano le risorse preziose.
Quando Dio assiste a questa scena e decide di punire l’umanità, la natura condizionata e fragile della benedizione divina è messa in evidenza. La reazione divina è giustificata dalla necessità di ripristinare una certa umiltà tra gli uomini, ricordando loro le conseguenze della loro indifferenza. Tuttavia, il racconto non si chiude su una nota completamente punitiva: l’intercessione dei presenti per i polli innocenti mostra che la misericordia è ancora possibile. La spiga che cresce solo sulla parte superiore dello stelo diventa un simbolo di un ordine nuovo, in cui la grazia divina è ancora presente ma limitata, richiamando costantemente alla memoria l’importanza della gratitudine e del rispetto.
Questo racconto offre diverse riflessioni socioculturali e religiose. Da un lato, c’è un invito a riconoscere e rispettare i doni ricevuti, mentre dall’altro, si tratta di un ammonimento che mette in guardia contro la dissolutezza e l’ingratitudine. Inoltre, l’intercessione per i polli suggerisce che l’innocenza e il bisogno possono ancora intercedere per ottenere pietà e giustizia.
In sintesi, „La spiga“ dei Fratelli Grimm richiama alla mente l’importanza della consapevolezza e della gratitudine per le benedizioni che riceviamo, invitandoci a non dimenticare la fonte ultima di tali doni e a comportarci con rispetto verso di essi.
Informazioni per analisi scientifiche
Indicatore | Valore |
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Numero | KHM 194 |
Aarne-Thompson-Uther Indice | ATU Typ 779 |
Traduzioni | DE, EN, ES, PT, IT, JA, NL, PL, RU, TR, VI, ZH |
Indice di leggibilità di Björnsson | 53 |
Flesch-Reading-Ease Indice | 9 |
Flesch–Kincaid Grade-Level | 12 |
Gunning Fog Indice | 19 |
Coleman–Liau Indice | 11.6 |
SMOG Indice | 12 |
Indice di leggibilità automatizzato | 12 |
Numero di caratteri | 1.245 |
Numero di lettere | 997 |
Numero di frasi | 7 |
Conteggio parole | 214 |
Parole medie per frase | 30,57 |
Parole con più di 6 lettere | 48 |
Percentuale di parole lunghe | 22.4% |
Sillabe totali | 422 |
Sillabe medie per parola | 1,97 |
Parole con tre sillabe | 52 |
Parole di percentuale con tre sillabe | 24.3% |