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Attenzione: Questa è una storia spaventosa.
C’era una volta una principessa superba che non sapeva più cosa inventare per appagare la sua alterigia. Infine giunse a bandire un proclama nel quale si diceva che colui che le avesse proposto un indovinello cui ella avesse saputo dare risposta, avrebbe perso la vita. Ma se ella non avesse saputo indovinare, sarebbe diventata sua sposa. La principessa era bella, bianca come il latte e rossa come il sangue, così che nessun pretendente temeva il pericolo, e uno dopo l’altro si presentavano con il loro indovinello, ma lei indovinava ogni volta. Ne aveva già mandati a morte nove, quando il figlio di un commerciante venne a sapere del proclama, e decise di tentare. Il suo servo, che era saggio, doveva accompagnarlo e dargli manforte. „Quattro occhi vedono meglio di due“ pensava il giovane. „Ce la faremo, chi ben comincia è a metà dell’opera.“ La madre e il padre, però, quando seppero la notizia, ne furono molto addolorati perché‚ erano convinti che il loro amato figlio sarebbe morto; essi non volevano lasciarlo andare e dissero: -E‘ meglio che egli muoia e venga sepolto qui da noi che in terra straniera-. Così gli versarono del veleno nel bicchiere della staffa e dissero: -Caro figlio, bevi un’ultima volta con noi-. Ma il figlio sembrò capire le loro intenzioni perché‚ non volle bere, salì a cavallo e disse: -Addio, cari genitori, devo andare prima che un altro conquisti la principessa-. Allora essi gli porsero lo stesso il bicchiere per farlo bere a forza, ma egli diede di sprone al cavallo cosicché‚ il vino si rovesciò sull’animale e gli entrò nell’orecchio. Quando ebbero fatto un tratto di strada, il cavallo stramazzò a terra, così il giovane prese quello del servo e questi dovette seguirlo a piedi portando il fagotto sulle spalle. Dei corvi si posarono sul cadavere del cavallo per mangiarselo, ma siccome la carne era avvelenata, si avvelenarono anch’essi e caddero a terra. Tre di essi furono raccolti dal servo che li portò con s‚ in un’osteria e pensò: „Questo servirà da mangime per le canaglie.“ Li fece tagliare a piccoli pezzi e ne fece il ripieno di tre pagnotte. La mattina dopo si trovarono ad attraversare un bosco immersi nella nebbia fitta; all’improvviso saltarono fuori dodici malviventi che fermarono servo e padrone. Il servo disse: -Risparmiateci la vita; non abbiamo denaro, ma abbiamo tre pagnotte e ve le daremo-. I malviventi erano soddisfatti, presero i pani, li divisero fra loro e li mangiarono. Non passò molto tempo che il veleno li uccise ed essi caddero a terra. I due giunsero così in città e il giovane mercante si presentò alla principessa e disse che voleva proporle un indovinello. Gli fu accordato il permesso ed egli disse: -Al primo colpo uno, al secondo colpo tre, al terzo colpo dodici: come si spiega?-. La principessa rifletté‚, ma non seppe trovare la soluzione; consultò i suoi libri di indovinelli, ma non c’era. Siccome aveva tre giorni di tempo, la prima notte mandò la sua fantesca nella camera da letto dell’ospite: ella doveva origliare, se per caso nel sonno egli avesse parlato. Ma il servo accorto si era messo nel letto del padrone e quando la fantesca entrò le strappò l’abito che aveva addosso e la cacciò a vergate; l’abito invece lo nascose nel suo fagotto. La seconda notte, la principessa mandò la sua cameriera, ma il servo tolse il vestito anche a questa e la cacciò a vergate. La terza notte venne la principessa in persona che, avvolta in un abito grigio nebbia, si sedette accanto al letto del giovane. E, quando pensò che dormisse, gli rivolse la parola, sperando che rispondesse in sogno; invece egli era sveglio, udì e comprese ogni cosa. Ella chiese: -Al primo colpo uno: che cos’è?-. Egli rispose: -Il mio cavallo che morì per il veleno che gli colò nell’orecchio-. -Al secondo colpo tre: che cos’è?- -Tre corvi che mangiarono il cavallo avvelenato e per questo morirono.- -Al terzo colpo dodici: che cos’è?- -Dodici malviventi che mangiarono i corvi avvelenati, sminuzzati dentro tre pani, e per questo morirono.- Spiegato l’indovinello, la principessa voleva svignarsela, ma egli le trattenne l’abito che ella dovette abbandonare. La mattina seguente ella annunciò: -Ho risolto l’enigma-. Fece chiamare i dodici giudici e lo spiegò. Ma il giovane chiese udienza davanti a loro e disse: -Se ella non fosse entrata di notte nella mia camera e non mi avesse interrogato, non l’avrebbe risolto-. I giudici gli risposero: -Portaci delle prove-. Allora il servo mostrò i tre abiti e quando i giudici riconobbero quello grigio nebbia, dissero: -Fatelo ricamare!-. Così l’abito fu ricamato per le nozze e la principessa fu data al giovane in sposa.

Contesto
Interpretazioni
Linguistica
La fiaba „L’indovinello“ dei Fratelli Grimm racconta la storia di una principessa arrogante che sfida i pretendenti a proporle indovinelli, con la promessa di sposarli se non fosse riuscita a risolverli. Tuttavia, chiunque avesse presentato un indovinello che ella avesse indovinato, avrebbe perso la vita. Nonostante la bellezza della principessa spingesse molti a tentare la sorte, ella risolveva sempre gli enigmi e già nove uomini erano stati mandati a morte.
Un giovane mercante, desideroso di affrontare la sfida, si avventura verso la corte della principessa, accompagnato dal suo saggio servo. Anche i genitori cercano di fermarlo, ma il giovane riesce a eludere i loro tentativi. Nel viaggio, accadono una serie di eventi che conducono alla creazione di un indovinello complesso: il cavallo avvelenato dai genitori, i corvi che mangiano la carne del cavallo e muoiono, e i dodici malviventi che, mangiando i corvi preparati dal servo, trovano anch’essi la morte.
Il giovane si presenta alla principessa con questo indovinello: „Al primo colpo uno, al secondo colpo tre, al terzo colpo dodici: come si spiega?“ La principessa, non riuscendo a risolverlo, tenta di scoprire la soluzione inviando delle spie nella stanza del giovane. Tuttavia, il servo sventa ogni tentativo, fino a quando la principessa in persona si intrufola di notte. Durante la sua visita, interroga il ragazzo pensando che dorma, ma egli è sveglio e le risponde, svelando involontariamente la soluzione.
Quando la principessa proclama di avere risolto l’enigma, il giovane la smaschera di fronte ai giudici mostrando gli abiti rubati alle spie notturne. Con la prova inconfutabile, i giudici danno ragione al giovane mercante, e la principessa è costretta a sposarlo. La storia si conclude con il matrimonio tra il giovane e la principessa, suggellato dall’abito grigio nebbia ricamato per l’occasione.
„L’indovinello“ dei Fratelli Grimm è una fiaba che gioca sull’astuzia e la determinazione per sovvertire le dinamiche di potere e punire l’alterigia. La storia ruota attorno a una principessa superba che pone una sfida pericolosa: chiunque proporrà un indovinello cui lei non saprà rispondere, diventerà suo sposo, mentre coloro i cui indovinelli non saprà risolvere saranno giustiziati. Nove pretendenti falliscono e vengono mandati a morte finché un giovane commerciante decide di accettare la sfida.
Accompagnato da un servo saggio, il giovane prepara un indovinello basato su una serie di eventi letali che incontrano lungo il loro cammino.
L’indovinello è il seguente: al primo colpo uno (il cavallo del giovane ucciso dal veleno per i genitori), al secondo colpo tre (tre corvi che mangiano il cavallo avvelenato e muoiono), e al terzo colpo dodici (dodici malviventi che mangiano i corvi avvelenati e muoiono).
La principessa, incapace di risolvere l’enigma, cerca di estorcere la risposta al giovane con l’inganno mandando prima le sue ancelle e poi andando personalmente nella sua camera. Il giovane con l’aiuto del servo riesce a sventare i tentativi delle ancelle e alla fine scopre il piano della principessa. Quando la principessa sostiene di aver risolto il rompicapo, il giovane la smentisce portando prove tangibili dei suoi tentativi di imbroglio. I giudici, accettando le prove presentate, confermano il diritto del giovane di sposare la principessa.
La storia illustra il valore della saggezza e della preparazione, mentre critica l’arroganza e l’inganno. Come nelle fiabe dei Grimm, giustizia e morale si intrecciano, premiando chi si dimostra degno, saggio e giusto.
„L’indovinello“ dei Fratelli Grimm è una fiaba che esplora temi di astuzia, giustizia e determinazione. La narrazione presenta una principessa superba e vanitosa che sfida i pretendenti con un gioco mortale: coloro che non sono in grado di proporle un indovinello irrisolvibile saranno giustiziati, mentre lei stessa si sposerà con chi riuscirà a ingannarla. Attraverso una serie di eventi ingegnosi e l’aiuto del suo servitore saggio, un giovane mercante riesce a trovare un indovinello che alla fine la principessa non può risolvere.
Ecco alcuni aspetti chiave dell’analisi linguistica e tematica della fiaba:
Caratterizzazione tramite descrizioni fisiche: La principessa è descritta come „bella, bianca come il latte e rossa come il sangue,“ una descrizione comune nelle fiabe che simbolizza purezza e bellezza idealizzata. Queste caratteristiche sono enfatizzate per contrastare con la sua personalità superba.
Motivi ricorrenti
Ci sono diversi motivi tipici delle fiabe: il viaggio dell’eroe, la prova o sfida da superare, l’elemento dei tre (tre giorni, tre risposte) e l’inganno come mezzo per raggiungere un obiettivo.
Dialogo e proverbi: La fiaba impiega dialoghi arricchiti da proverbi e detti come „Quattro occhi vedono meglio di due“ e „chi ben comincia è a metà dell’opera,“ che sottolineano la saggezza popolare e forniscono un punto di riferimento culturale al racconto.
Temi di astuzia e morale: La storia valorizza l’ingegnosità e la capacità di pensare oltre le apparenze. Anche se la principessa cerca di barare, alla fine viene punita per la sua superbia e disonestà, mentre la giustizia trionfa attraverso l’astuzia del giovane mercante e del suo servo.
Struttura narrativa: La fiaba segue una struttura tradizionale con un’introduzione che presenta il conflitto, una serie di tentativi infruttuosi, e infine la risoluzione con un colpo di scena che porta a un lieto fine. Questo arco narrativo è tipico della fabula, che spesso presenta una morale implicita.
Simbolismo degli oggetti: Gli oggetti nella storia, come il bicchiere di veleno e gli abiti, hanno un significato simbolico. Il bicchiere rappresenta il tentativo dei genitori di prevenire la perdita, mentre gli abiti strappati diventano prove fisiche della disonestà della principessa.
In conclusione, „L’indovinello“ è un racconto che utilizza elementi tipici delle fiabe per esplorare temi di intelligenza, giustizia e morale, in cui il protagonista vince non solo grazie al suo acume ma anche alla collaborazione e alla lealtà del suo servitore.
Informazioni per analisi scientifiche
Indicatore | Valore |
---|---|
Numero | KHM 22 |
Aarne-Thompson-Uther Indice | ATU Typ 851 |
Traduzioni | DE, EN, DA, ES, PT, IT, JA, NL, PL, RU, TR, VI, ZH |
Indice di leggibilità di Björnsson | 43.5 |
Flesch-Reading-Ease Indice | 16.4 |
Flesch–Kincaid Grade-Level | 12 |
Gunning Fog Indice | 19 |
Coleman–Liau Indice | 12 |
SMOG Indice | 12 |
Indice di leggibilità automatizzato | 10.4 |
Numero di caratteri | 4.646 |
Numero di lettere | 3.689 |
Numero di frasi | 41 |
Conteggio parole | 777 |
Parole medie per frase | 18,95 |
Parole con più di 6 lettere | 191 |
Percentuale di parole lunghe | 24.6% |
Sillabe totali | 1.572 |
Sillabe medie per parola | 2,02 |
Parole con tre sillabe | 229 |
Parole di percentuale con tre sillabe | 29.5% |