Tempo di lettura per bambini: 8 min
Un mastino aveva un cattivo padrone che gli faceva patire la fame. Quando non ne pot‚ più, se ne andò via tutto triste. Per strada incontrò un passero che gli disse: „Fratello cane, perché‚ sei così triste?“ – „Ho tanta fame,“ rispose, „e non ho niente da mangiare.“ Allora il passero disse: „Caro fratello, vieni con me in città: ti sfamerò.“ Così andarono insieme in città e quando giunsero davanti a una macelleria, il passero disse al cane: „Fermati qui, ti butterò giù un pezzo di carne.“ Si posò sul banco, si guardò intorno caso mai qualcuno lo stesse osservando, e a forza di beccate e di strattoni riuscì a far cadere un pezzo che si trovava sull’orlo. Il cane lo acchiappò, corse in un angolo e lo divorò. „Adesso vieni con me in un altro negozio,“ disse il passero. „Voglio riuscire a strappare un altro pezzo, così potrai saziarti.“ Quando il cane ebbe divorato anche il secondo pezzo, il passero domandò: „Fratello cane, sei sazio ora?“ – „Carne, ne ho mangiata a sufficienza,“ rispose l’altro, „ma non ho ancora avuto del pane.“ E il passero: „Avrai anche quello, vieni con me.“ Lo condusse fino a una panetteria e con il becco fece rotolare giù un paio di panini; poi, dato che il compagno ne voleva ancora, lo condusse da un altro panettiere e fece cadere altro pane. Quando il cane l’ebbe mangiato, il passero chiese „Fratello cane, sei sazio adesso?“ – „Sì,“ rispose quello, „andiamo un po‘ a passeggio fuori le mura.“
Così se ne andarono insieme sulla strada maestra. Faceva caldo e dopo un po‘ il cane disse: „Sono stanco e dormirei volentieri.“ – „Dormi pure,“ rispose il passero, „io nel frattempo mi poserò su un ramo.“ Il cane si sdraiò sulla strada e si addormentò profondamente. Mentre dormiva arrivò un carrettiere su di un carro con tre cavalli carico di due botti di vino. Ma il passero vide che non aveva intenzione di deviare dalla carreggiata in cui si trovava il cane e gli gridò: „Carrettiere non farlo, altrimenti ti ridurrò in miseria!“ Ma il carrettiere brontolò fra s‘: „Non sarai certo tu a ridurmi in miseria.“ Fece schioccare la frusta e spinse il carro addosso al cane, che fu schiacciato dalle ruote. Allora il passero gridò: „Hai ucciso il mio fratello cane, ti costerà carro e cavalli.“ – „Sì, carro e cavalli!“ disse il carrettiere. „Per il danno che puoi farmi tu!“ e proseguì. Allora il passero si insinuò sotto la coperta del carro e si mise a beccare il tappo che chiudeva una delle due botti finché‚ riuscì a staccarlo e tutto il vino si versò senza che il carrettiere se ne accorgesse. Quando finalmente si voltò, vide che il carro gocciolava; esaminò le botti e trovò che una era vuota. „Ah, povero me!“ esclamò. „Sì, ma non ancora abbastanza!“ disse il passero; volò sulla testa di un cavallo e gli cavò gli occhi. A quella vista, il carrettiere tirò fuori la roncola per colpire l’uccello, ma questo si alzò in volo e il carrettiere colpì sulla testa il cavallo che stramazzò a terra morto. „Ah, povero me!“ esclamò. „Sì, ma non abbastanza!“ disse il passero; e quando il carrettiere proseguì con i due cavalli, si insinuò di nuovo sotto la coperta del carro e si mise a beccare il tappo della seconda botte, sicché‚ tutto il vino si rovesciò per via. Quando il carrettiere se ne accorse, gridò di nuovo: „Ah, povero me!“ Ma il passero rispose: „Sì, ma non abbastanza!“ Si posò sulla testa del secondo cavallo e gli cavò gli occhi. Il carrettiere arrivò di corsa levando la roncola, ma il passero si alzò in volo e il colpo prese il cavallo che stramazzò. „Ah, povero me!“ – „Sì, ma non abbastanza!“ disse il passero, si posò sulla testa del terzo cavallo e gli cavò gli occhi. Il carrettiere, furioso, si scagliò sul passero, alla cieca, ma non riuscì a colpirlo e abbatté‚ invece anche il suo terzo cavallo. „Ah, povero me!“ gridò. „Sì, ma non abbastanza!“ rispose il passero. „Ora ti porterò la miseria in casa!“ e volò via.
Il carrettiere dovette abbandonare il carro e se ne andò a casa pieno di collera e di rabbia. „Ah,“ disse alla moglie, „che disgrazia mi è capitata! Il vino si è rovesciato per strada e sono morti tutti e tre i cavalli!“ – „Ah, marito,“ rispose ella, „che uccello cattivo si è installato in casa nostra! Ha radunato tutti gli uccelli del mondo, e si sono gettati sul nostro grano, in solaio, e se lo stanno divorando!“ Egli andò in solaio e trovò migliaia di uccelli che avevano divorato il grano; e il passero era in mezzo a loro. Allora il carrettiere esclamò: „Ah, povero me!“ – „Sì, ma non abbastanza!“ rispose il passero. „Carrettiere, ti costerà anche la vita!“ e volò via.
Il carrettiere aveva perduto tutti i suoi beni; scese nella stanza e andò a sedersi dietro la stufa, fortemente adirato. Ma il passero si era posato sul davanzale della finestra e gridò: „Carrettiere, ti costerà anche la vita!“ Il carrettiere afferrò la roncola e la tirò dietro il passero, ma invece di colpirlo ruppe il vetro della finestra. Il passero saltellò fin dentro la stanza e si posò sulla stufa gridando: „Carrettiere, ti costerà anche la vita!“ Pazzo e cieco per la collera, l’uomo spaccò la stufa e, man mano che il passero si spostava da un luogo all’altro, tutte le sue suppellettili: specchietto, sedie, panche, tavola, e infine le pareti della casa; senza tuttavia riuscire a colpirlo. Ma alla fine arrivò ad acchiapparlo. Allora sua moglie disse: „Devo ucciderlo?“ – „No,“ gridò egli, „sarebbe troppo comodo! deve morire ben più atrocemente: lo ingoierò.“ E lo inghiottì in un boccone. Ma il passerò cominciò a svolazzargli in corpo, e svolazzando gli tornò in bocca, sporse la testa fuori e gridò: „Carrettiere, ti costerà anche la vita!“ Il carrettiere diede allora la roncola alla moglie e le disse: „Moglie, ammazzami l’uccello in bocca.“ La donna colpì ma sbagliò il colpo e prese il marito proprio sulla testa, sicché‚ questi stramazzò a terra morto. Ma il passero volò via.

Contesto
Interpretazioni
Linguistica
„La fiaba ‚Il cane e il passero‘ dei Fratelli Grimm racconta una storia di amicizia, vendetta e conseguenze. Un cane affamato, maltrattato dal suo padrone, lascia la casa e incontra un passero. Il passero, con il suo ingegno, aiuta il cane a trovare cibo rubando da negozi di carne e panetterie. Una volta sazi, i due amici si riposano lungo la strada, dove il cane viene ucciso da un carrettiere. Il passero, infuriato per la morte del suo amico, giura vendetta contro il carrettiere. Attraverso una serie di astuzie, il passero causa al carrettiere la perdita del vino, dei cavalli e infine della sua casa e della sua vita. La storia mette in evidenza il potere della vendetta e di come le azioni avventate e malvagie portino a conseguenze estreme. “
La fiaba „Il cane e il passero“ dei Fratelli Grimm è una storia che offre diverse interpretazioni e insegnamenti.
Ecco alcune delle possibili chiavi di lettura
Ingiustizia e Vendetta: La storia ruota attorno all’ingiustizia subita dal cane e successivamente dal passero nei confronti del carrettiere. Il passero diventa uno strumento di vendetta contro il carrettiere che ha ignorato l’avvertimento e ha causato la morte del cane. La vicenda mette in luce come l’arroganza e la mancanza di empatia del carrettiere portino alla sua rovina.
Alleanza e Amicizia: La storia inizia con il passero che esprime empatia per il cane affamato e decide di aiutarlo. L’amicizia tra diverse specie è un tema centrale, mostrando come l’unione di fronte alle difficoltà possa portare a soluzioni inaspettate. Questo rafforza l’idea che la cooperazione e la compassione siano valori importanti.
Conseguenze delle Azioni: La fiaba sottolinea l’importanza delle conseguenze delle proprie azioni. Il carrettiere ignora i segnali e gli avvertimenti e, come risultato, perde tutto ciò che ha, inclusa la vita. Il suo comportamento impulsivo e collerico, oltre alla sua incapacità di prevedere le conseguenze delle sue azioni, gli risultano fatali.
L’illusione del controllo: Il carrettiere crede di avere il controllo della situazione e di potersi liberare del passero facilmente. Tuttavia, la sfortuna lo segue costantemente, suggerendo come l’arroganza e la credenza di essere invulnerabile possano portare alla caduta.
Ciclo della violenza: La storia può essere vista come una riflessione su come la violenza e la vendetta possano innescare un ciclo distruttivo. Il passero risponde alla violenza con una vendetta che porta a ulteriore distruzione, provocando una escalation che termina in tragedia.
In sintesi, „Il cane e il passero“ offre una narrazione complessa che esplora temi di giustizia, amicizia, vendetta e le conseguenze delle azioni. Il finale tragico serve da monito sui pericoli dell’arroganza e della mancanza di considerazione per gli altri.
L’analisi linguistica della fiaba „Il cane e il passero“ dei Fratelli Grimm rivela diversi elementi tipici delle fiabe tradizionali, sia in termini di struttura narrativa che di stile linguistico.
Struttura e Tematiche
Protagonisti: La storia si focalizza su due protagonisti animali, il cane e il passero, che instaurano un’amicizia basata sull’aiuto reciproco. Questo è un tema comune nelle fiabe, dove spesso animali o elementi naturali interagiscono con gli esseri umani o tra di loro.
Morale: La fiaba esplora temi di giustizia e vendetta. Il cane, affamato e maltrattato, trova un amico nel passero che lo aiuta. Quando il cane viene ucciso dal carrettiere, il passero si vendica. Il comportamento del carrettiere rappresenta l’arroganza e la crudeltà che vengono punite.
Conflitto e Risoluzione: Il principale conflitto del racconto è tra il passero e il carrettiere, con il passero determinato a far subire al carrettiere le conseguenze delle sue azioni.
Elementi Stilistici
Ripetizione: La fiaba utilizza ripetizioni per enfatizzare determinati punti e per creare ritmo. Frasi come „Ah, povero me!“ seguite dalla risposta del passero „Sì, ma non abbastanza!“ vengono ripetute per sottolineare il crescente senso di disgrazia che affligge il carrettiere.
Uso del Dialogo: Il dialogo diretto fra i personaggi è un elemento chiave, utilizzato per avanzare la trama e caratterizzare i personaggi. I dialoghi sono semplici e diretti, tipici del linguaggio fiabesco, che mira a essere compreso facilmente anche dai lettori più giovani.
Personificazione e Animali: Gli animali sono dotati di caratteristiche umane, come la capacità di parlare e di mettere in atto piani elaborati, che permettono di esplorare temi morali e sociali attraverso metafore facilmente comprensibili.
Simbolismo
Passero come Simbolo di Vendetta: Il passero rappresenta la giustizia e la vendetta, andando oltre le sue dimensioni fisiche per infliggere una punizione al carrettiere.
Carrettiere come Simbolo di Avidità e Arroganza: Incarna i vizi spesso puniti nelle fiabe, sperimentando una caduta dagli agi alla miseria.
Stile Narrativo
Narrazione in terza persona: Permette di mantenere un tono distaccato e oggettivo, tipico delle fiabe classiche, che consente al lettore di concentrarsi sui messaggi e le morali della storia piuttosto che sui dettagli psicologici dei personaggi.
In sintesi, „Il cane e il passero“ utilizza efficacemente elementi narrativi e stilistici tipici della tradizione fiabesca dei Fratelli Grimm. Attraverso dialoghi semplici, ripetizioni e il simbolismo, racconta una storia di amicizia, ingiustizia, e vendetta con una morale ben definita, accessibile a lettori di tutte le età.
Informazioni per analisi scientifiche
Indicatore | Valore |
---|---|
Numero | KHM 58 |
Aarne-Thompson-Uther Indice | ATU Typ 248 |
Traduzioni | DE, EN, DA, ES, PT, FI, HU, IT, JA, NL, PL, RU, TR, ZH |
Indice di leggibilità di Björnsson | 35.4 |
Flesch-Reading-Ease Indice | 35.7 |
Flesch–Kincaid Grade-Level | 11.5 |
Gunning Fog Indice | 14.9 |
Coleman–Liau Indice | 10.4 |
SMOG Indice | 12 |
Indice di leggibilità automatizzato | 6 |
Numero di caratteri | 5.869 |
Numero di lettere | 4.529 |
Numero di frasi | 79 |
Conteggio parole | 1.019 |
Parole medie per frase | 12,90 |
Parole con più di 6 lettere | 229 |
Percentuale di parole lunghe | 22.5% |
Sillabe totali | 1.904 |
Sillabe medie per parola | 1,87 |
Parole con tre sillabe | 257 |
Parole di percentuale con tre sillabe | 25.2% |